Caratteristiche del percorso: strade in battuto, strade campestri, ciclo-pedonali in sede propria
Luogo di partenza e di arrivo: piazza Sordello
Lunghezza: 5,6 km circa
Tempi: 3 ore circa con soste nel Parco
Si parte da Piazza Sordello, immettendosi sulla ciclo-pedonale del lungolago di viale Mincio e proseguendo per Borgo Cittadella. Il tratto è caratterizzato dalle ampie e suggestive vedute sul lago di Mezzo e sul lago Superiore e a ciò che resta del ponte dei Mulini e del sistema idraulico progettato nel 1188 da Alberto Pitentino per la regolazione delle acque del Mincio intorno alla città. Si prosegue sino alla darsena della Canottieri Mincio con parziali visioni sull’antica piazzaforte; imboccando via San Giovanni Bono e via San Michele (sottopasso) si entra in piazza Porta Giulia, dominata dalla singolare porta di accesso settentrionale alla città, costruita su disegno di Giulio Romano. Superata la porta, si notano i resti dei bastioni cinquecenteschi della Cittadella di Porto, avamposto fortificato che costituiva la difesa del ponte-diga dei Mulini. Qui il 20 febbraio 1810 fu sacrificato l’eroe tirolese Andreas Hofer; a lui è dedicato lo Spazio Culturale Andreas Hofer, piccolo e accogliente museo sito nella piazza. Seguendo strada Montata, passando vecchi orti e case liberty, si entra nel Parco Periurbano, creato nel 1998 e ancora oggi in fase di parziale ampliamento e completamento. Si estende per circa 851.000 mq. lungo le sponde dei laghi Superiore, di Mezzo e Inferiore sino ad interessare diverse aree naturali intorno alla città, meta ambita di uccelli migratori e stanziali. Si prosegue con il paesaggio “moderno” superando il ponte sul torrente Parcarello e costeggiando in modo evidente l’ex Cartiera Burgo, ”la fabbrica sospesa”, costruita su progetto di Luigi Nervi nel 1961, per poi entrare nel tratto centrale del parco tra ombrosi saliceti, boschi misti e zone umide. Due sono gli itinerari contrassegnati che ad un certo punto si offrono al camminatore. Il primo, interno al parco, ed il secondo in sponda lago con panorama sulla città. Manteniamo il percorso interno con indicazione per la Rocca di Sparafucile seguendo sempre la carrareccia e le zone umide rinaturalizzate, fino a raggiungere un bivio con due colonne di confine. Al bivio si tralascia il percorso iniziale e si prende a sinistra seguendo in leggera salita la carrareccia sino a quello che anticamente era il piano di campagna superiore, dal quale si dominava parte della città, e si arriva a ciò che resta della fortificazione di Fossamana, costruita tra il 1859 e il 1866, in ambiente campestre e solitario. La lunetta difensiva offre ancora una parziale visione dell’impianto militare con il vecchio fossato a secco, una parte della ridotta e del terrapieno. La sottostante zona umida dalla quale si proviene e la campagna circostante rendono particolarmente suggestivo il luogo, soprattutto verso il tramonto. Si prosegue scendendo di nuovo per la carrareccia che conduce agli ampi viali ombrosi del parco, sino alla Rocca di Sparafucile (XV secolo), umile testimone dell’antico borgo murato di San Giorgio un tempo esistente e che proteggeva la città da ovest; il borgo fu demolito da Napoleone nel 1801 lasciando in piedi solo la Rocca come punto di avvistamento; ebbe questa funzione sino al 1914. Nel “Rigoletto” verdiano divenne la locanda del sicario assoldato dal buffone, da qui il nome “Sparafucile”. Dalla Rocca si attraversa la strada comunale e, proseguendo sulla pista ciclabile a sinistra, si entra nel quartiere di Lunetta per viale dei Caduti. A sinistra, superate alcune villette ed entrati nel viale alberato, si trova l’accesso al piccolo parco del Forte di Frassino, costruito tra il 1859 e il 1860, per una esplorazione. La struttura militare, di recente parzialmente ristrutturata, mantiene interamente l’assetto fortificatorio originario; vi si accede da un anfratto laterale per un percorso particolarmente suggestivo. Dal forte si ritorna quindi sul percorso di andata passando per il monumento a Pietro Fortunato Calvi, martire del Risorgimento mantovano, per giungere poi al parcheggio di Campo Canoa. Dal parcheggio parte la ciclo-pedonale per il centro storico, con bellissima veduta del profilo turrito della città. Si ritorna quindi in piazza Sordello per la ciclo-pedonale che costeggia il ponte di San Giorgio, nostro punto di partenza.
Cosa vedere:
passeggiata dei lungolaghi, le opere idrauliche del Pitentino, Porta Giulia e le mura gonzaghesche con parte di ridotto difensivo; il Parco Periurbano (parte centrale) e le oasi rinaturalizzate; la Rocca di Sparafucile e lunette difensive di Fossamana e di Frassino; lo skyline della città; l’ingresso dal ponte di San Giorgio.